I Non Farm Payrolls rilasciati durante la giornata di oggi 10 Marzo 2017 si sono rivelati un successo per l’economia USA. I Libri Paga non Agricoli sono aumentati di 235 mila posti di lavoro durante il mese di Febbraio dopo l’aumento di 238 mila di Gennaio, che è stato rivisto a 227 mila, rispetto alle aspettative di 190 mila per il mese di Febbraio.
Il tasso di disoccupazione è sceso al 4.7% rispetto al 4.8% precedente. La forza lavoro è invece salita a 340k rispetto all’incremento di 76k, mentre l’occupazione delle famiglie è rimbalzata a 447k da -39k.
La retribuzione media oraria è salita dello 0,2%, la stessa che nel mese di gennaio fu rivista dallo 0,1%. Il tasso di partecipazione alla forza lavoro è salito al 63,0%.
I componenti mostrano che il totale dei libri paga è salito di 227k, con il settore di produzione merci che è salito di 95k. I lavori di produzione sono aumentati di 28K, con la costruzione che è aumentata fino a 58k.
I Posti di lavoro nel settore dei servizi sono aumentati di 132k, mentre il governo ha avuto un aumento di posti di lavoro pari a 8k. Tuttavia la vendita al dettaglio è stato l’unico punto dolente. I rendimenti decennali sono andati al rialzo di ben 2 punti base da 2,59% a 2,61%. Il dollaro ha continuato a guadagnare molta trazione contro lo yen, ma ha perso terreno contro l’euro.
EUR/USD al rialzo
La coppia EUR/USD ha continuato il suo andamento rialzista iniziato ormai da mercoledì. Sul grafico 4H è possibile osservare come il supporto di 1.064 sia stato ormai rotto ed ha permesso alla coppia di continuare al rialzo.
RSI (14) | 49.8869 |
Williams %R (14) | -36.7841 |
Stochastic RSI (14) | 80.4259 |
ROC (10) | 0.9738 |
CCI (14) | 62.2092 |
Ultimate Oscillator (7,14,28) | 48.889 |
Stochastic Fast (14) | 63.2159 |
Gli indicatori numerici giornalieri sono prevalentemente imparziali per la coppia EUR/USD, in quanto non notiamo una propensione né ai segnali rialzisti né a quelli ribassisti. Anche gli indicatori vogliono segnalarci che al momento non c’è una vera e propria direzione per questo mercato, nonostante il grande movimento rialzista. Questo è dovuto ovviamente anche alla visione attendista dei mercati, che vogliono prima essere sicuri che le parole della Yellen verranno messe in pratica realmente.
Oro Scende sotto i 1200
Ogni qualvolta che il Dollaro USA procede al rialzo, l’Oro subisce una batosta. Anche questa volta è stato così, in quanto i prezzi dell’oro hanno continuato a indebolirsi e sono andati al ribasso del supporto chiave a 1200 nelle ultime 24 or sta e portando i tori su un terreno inesplorato. Ci saremmo aspettati che la zona dei 1200 avrebbe portato ad una sorta di lotta dei tori contro gli orsi, ma i prezzi sono passati attraverso il supporto di 1200 come se nulla fosse e crediamo che ormai il movimento sia più bearish che mai e difficilmente potremo vedere un innalzamento dei prezzi nel breve periodo. Tuttavia nelle ultime ore l’Oro è riuscito a risollevarsi, portandosi al di sopra del livello dei 1200.
Del resto, i prezzi dell’oro sono in fase di correzione in questi giorni, in previsione del rialzo dei tassi che verrà sicuramente annunciato durante la prossima settimana da parte della Fed. Se la Yellen confermerà il suo stesso discorso e con i dati estremamente positivi dei NFP, i mercati stanno già cominciando a scontare il rialzo dei tassi e crediamo che il rialzo dei tassi sarà quasi pienamente già prezzato nelle prossime settimane.
RSI (14) | 55.2854 |
Williams %R (14) | -11.239 |
Stochastic RSI (14) | 97.0805 |
ROC (10) | 2.0164 |
CCI (14) | 104.9227 |
Ultimate Oscillator (7,14,28) | 62.0892 |
Stochastic Fast (14) | 88.761 |
Per quanto riguarda invece gli indicatori tecnici dell’Oro, notiamo una propensione al ribasso da parte degli indicatori Williams e dei due Stocastici. L’analisi tecnica ci conferma quindi un grande ribasso per l’Oro.
Questo significa che la price action di tutti i mercati del Dollaro sarà molto interessante già dalla prossima settimana fino al giorno dell’innalzamento del tasso d’interesse. Qualsiasi passo falso da parte della Fed potrebbe inoltre portare il Dollaro a crollare nuovamente, quindi potremmo aspettarci una nuova settimana alquanto “frizzante” per quanto concerne la price action.