La coppia Euro/Dollaro ha chiuso questa settimana in negativo, in quanto è attualmente scambiato sul livello di 1.1174 e la candela è molto in rosso rispetto all’apertura di lunedì scorso (1.1237).
Oggi non ci sono stati grandissimi eventi nella macroeconomia dell’Eurozona. Per quanto riguarda invece i rilasci di dati da parte degli Stati Uniti, la questione è molto concitata, in quanto le vendite al dettaglio degli Stati Uniti, hanno mandato nello sconforto i mercati finanziari.
Le vendite al dettaglio, l’indicatore primario della spesa dei consumatori, è diminuito dello 0,3% nel mese di agosto, segnando il suo primo calo in cinque mesi. Non c’è stata neanche una ripresa per l’indicatore delle vendite al dettaglio dei beni essenziali (core), che è sceso dello 0,1% e ha mancato le aspettative.
Questi dati sotto le aspettative, che registrano la spesa più basse da parte da parte dei consumatore degli Stati Uniti, hanno ridotto le probabilità di rialzo dei tassi nel 2016 – un aumento di settembre è attualmente previsto soltanto al 12%, mentre le probabilità di una mossa a dicembre sono scese al 40%. Sembra quindi molto sicuro che un aumento di tassi a settembre sia fuori discussione, in quanto i dati macroeconomici sono così talmente peggiorati, da aver cambiato anche la visione da parte della Federal Reserve.
La riunione da parte della Federal Reserve sarà cruciale, e arriverà il 21 settembre. La Fed ha imposto un periodo di blackout sulle osservazioni pubbliche dei membri della FOMC.
I recenti commenti da parte dei membri della FOMC, sono stati quasi contraddittori, e a volte, hanno lasciato i mercati confusi e hanno rafforzato la percezione che la Fed resti divisa per quanto riguarda la sua politica monetaria nel futuro prossimo.