La Federal Reserve Statunitense ha deciso, attraverso una decisione storica ma comunque molto attesa, di innalzare i tassi d’interesse all’1% in modo da contenere l’inflazione.
La Federal Reserve Statunitense ha finalmente messo a tacere i rumors, con il terzo innalzamento dei tassi d’interesse dal crack finanziario del 2008, il secondo nel giro di tre mesi, portando il costo del denaro da un modesto 0.75% ad un ben più sostanzioso 1%.
La banca centrale ha finalmente messo da parte le preoccupazioni circa l’impatto dei tassi di interesse più elevati sulla spesa dei consumatori in modo da confermare le proiezioni degli analisti, in quanto è pronta ad aumentare i tassi svariate volte quest’anno in modo da mantenere un tetto sull’inflazione che sale sopra il suo livello target del 2%.
Janet Yellen, presidente della Federal Reserve, ha confermato che un numero molto grande di indicatori ha mostrato che l’economia degli Stati Uniti è in ottimo stato di salute, permettendo ad il suo comitato di impostare il tasso di interesse a livelli più alti, dei livelli che vengono considerati storicamente normali. I membri della FOMC hanno votato nove a uno per alzare i tassi.
In una conferenza dopo la decisione, la Yellen ha affermato di aver incontrato “un paio di volte” il segretario della Tesoro dell’amministrazione Donald Trump , Steven Mnuchin, ma è stata solamente “presentata” per adesso al Presidente.
“Mi aspetto di avere un’ottima collaborazione con il segretario Mnuchin,” ha detto. “Abbiamo avuto buone discussioni circa l’economia, gli obiettivi normativi, il lavoro del FSOC [Financial Stability Oversight Councli] sugli sviluppi economici e globali, e non vedo l’ora di continuare a lavorare con lui.” Inoltre la Yellen ha detto che ha avuto un breve incontro con Trump, che “ha apprezzato”.
All’inizio della giornata il Dipartimento del Commercio ha affermato che le vendite al dettaglio sono salite leggermente in crescita dello 0,1% nel mese di febbraio, al di sopra delle stime di gennaio.
I tassi di interesse USA sono saliti all’1%: si tratta del livello più alto dal Novembre del 2008:
Il dipartimento del Lavoro ha affermato che i prezzi al consumo sono saliti del 2,7% a febbraio rispetto all’anno scorso. Dopo aver escluso i costi di cibo ed energia, l’inflazione è salita al 2,2%. L’indice del mercato immobiliare della National Association of Home Builders è anch’esso salito al suo livello più alto dal 2005.
I mercati azionari statunitensi sono saliti grazie alle news, in aumento di 90 punti nei minuti successivi alla decisione; il greggio degli Stati Uniti è salito inoltre del 2%. Gli incrementi dei mercati sono stati tuttavia alquanto modesti, infatti sono ormai mesi che i segnali “Hawkish” da parte della Yellen continuano ad arrivare, e sono finalmente diventati realtà questa settimana.
Gli investitori sono stati molto concentrati anche sui commenti rialzisti da parte della Yellen, sulla scia delle proiezioni che hanno mostrato che 11 dei suoi 17 colleghi si aspettano un innalzamento dei tassi già altre tre volte solo nel 2017.
Il Dollaro rintraccia, ma risalirà?
Sono ormai passati due giorni dal fatidico giorno dell’innalzamento dei tassi, e il Dollaro sembra già aver “finito il carburante”. C’è stato un pullback serio del dollaro dopo la riunione, a causa di un messaggio molto ottimista della Federal Reserve, ma senza grande rilevanza circa le proiezioni di inflazione e crescita USA.
Tuttavia crediamo che questo rintracciamento del Dollaro USA sarà soltanto momentaneo, in quanto il mercato sta portando il valore del Dollaro al di sotto dei valori giustificati dai tassi.
Il Dollaro USA è comunque ancora la terza valuta con il rendimento più alto del gruppo G10, lo short sul dollaro è quindi ancora molto costoso e potrebbe non essere sostenibile sul lungo termine.
US Dollar Index
Vediamo l’andamento del Dollaro USA contro il paniere di valute Major, ben rappresentato attraverso il US Dollar Index:
Giudicando dal prezzo corrente a 100 circa crediamo che se questo supporto verrà rotto, potrebbero esserci ulteriori estensioni al ribasso intorno al livello di 99. Crediamo che il prezzo di 99 sia attualmente la base del Dollar Index e non crediamo che il prezzo possa continuare al ribasso più di così, prima di incominciare un nuovo movimento rialzista.
Questo ribasso del Dollaro è stato dovuto principalmente al fatto che l’innalzamento del tasso d’interesse era ormai stato già prezzato da diverso tempo.
Un aumento significativo del volume nei prossimi giorni potrebbe portare ad ampi movimenti nel mercato Forex. L’euro ha reagito in maniera indecisa alla vittoria per i Liberali di Rutte, con la definitiva sconfitta dei Populisti.